Lo ha affermato Paolo Borchia, parlamentare uscente della Lega, capolista nella circoscrizione Nord Est precisando: "vedo povertà di temi e confronti distratti da personalismi e diatribe nazionali, oltre che da questioni lontane dai problemi reali e dalle grandi sfide da affrontare a Bruxelles come l'economia, gli stipendi, l'occupazione, l'ambiente, i territori. Perfino i conflitti e la pace sono passati in secondo piano, rispetto al gossip o alla piccola attualità . Ritengo che la scelta di alcuni partiti nel fare ricorso a volti noti o ai leader, profili in grado di catalizzare preferenze, in alcuni casi senza alcun tipo di esperienza della macchina europea, possa risultare controproducente per il sistema Paese. Oggi più che mai c'è bisogno di competenza, di conoscenza, banalmente anche delle lingue, di tutto ciò che serve per essere incisivi in Europa"
Da lunedì prossimo, conclude Borchia, ci saranno cinque anni decisivi, per l'Italia e per i territori, che vanno tutelati a livello comunitario. Servono deputati pronti, operativi e capaci sin da subito di intrattenere o rafforzare la rete di rapporti istituzionali e diplomatici, non belle facce disponibili per qualsiasi occasione.
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