"Questo treno del ricordo cammina sul binario del tempo e di quello dello spazio. Congiunge le storie sofferenti degli esuli sopravvissuti alla pulizia etnica per mano di Tito e i luoghi geografici più rappresentativi dell'esodo degli italiani dall'Istria e dalla Dalmazia. Una grande iniziativa voluta dal Parlamento per iniziativa del Presidente Federico Mollicone e realizzata grazie alla presidenza del Consiglio e al governo, a Ferrovie dello Stato e alla Rai, che ha ricucito lo strappo dell'oblio. La partenza dalla stazione di Trieste, città che contiene i luoghi dell'orrore e del dolore, la foiba di Basovizza e Magazzino 18, il transito per la stazione di Bologna famigerata a causa della famosa contestazione di gruppi comunisti al passaggio del convoglio che avrebbe meritato l'epiteto di 'treno della vergogna', la sosta ad Ancona, porto approdo del piroscafo 'Toscana' che fece la spola per condurre in patria i 350mila esuli, la stazione di Roma, città che dedicò un intero quartiere a istriani, giuliani e dalmati. Treno che ha toccato altre città , che giungerà a Napoli e si fermerà a Taranto. Un treno che ricorda e ammonisce rispetto al colpevole inspiegabile silenzio che ha procurato altre ingiuste sofferenze agli italiani del confine orientale, già martoriati da un destino infausto. Mi auguro che presto questo treno travalichi i confini dell'Italia e contribuisca a costruire una memoria europea condivisa, attraversando Croazia e Slovenia, in un treno che diventi 'della riconciliazione". Lo ha dichiarato Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei Deputati ed esponente di spicco di Fratelli d'Italia partecipando alla cerimonia di arrivo del Treno del Ricordo alla stazione Ostiense.
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