Sono proprio sfortunati i Fratelli d’Italia nella scelta dei loro rappresentanti. A Capodanno, il far west di Pozzollo. Stamattina invece è stato arrestato per corruzione Aniello Donnarumma, sindaco di Palma Campania e vice commissario provinciale di Fratelli d'Italia a Napoli.
Dalla persecuzione contro i commercianti bengalesi nel suo comune alla corruzione. Un vero salto di qualità per Donnarumma, pupillo di Lollobrigida e di tutto il cerchio magico meloniano a partire dallo sempre più sfortunato Delmastro che lo fece entrare in FdI ai tempi del suo commissariamento della federazione napoletana del partito.
Lo scrive su Facebook Peppe De Cristofaro, senatore di Alleanza Verdi e Sinistra precisando: " il sindaco, che è già stato sospeso dal prefetto di Napoli, è accusato di avere concesso in cambio di denaro o altri vantaggi come alcune assunzioni a fini elettorali, appalti, servizi e forniture, manutenzione strade, cura aree verdi, ristrutturazione edifici scolastici. Di tutto di più, praticamente. Un’inchiesta che conferma il legame tra affari, consorterie e politica locale nel napoletano. Gravissimi infatti i reati contestati, dalla corruzione al falso in atto pubblico, passando per il depistaggio e il subappalto non autorizzato. Una vicenda allarmante, un vero e proprio sistema clientelare porta voti e preferenze. Santanchè, Delmastro, Montaruli, Fidanza, Calovini, solo per fare alcuni nomi, si allunga la lista degli esponenti di Fratelli d’Italia nei guai con la giustizia italiana. E la Meloni continua a tacere"
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