"Bene che la Regione Lazio abbia fatto un passo indietro nella concessione del patrocinio al Pride 2023. La difesa dei diritti non passa per manifestazioni di questo tipo, dove si inneggia all'ideologia gender e all'utero in affitto, che in Italia ricordo essere un reato. C'è una sostanziale differenza tra sostenere la causa arcobaleno e la pretesa egoistica ed arrogante di imporre pratiche lesive della dignità , della salute, della fisiologia e della libertà della persona. Nessun fanatismo gender deve in alcun modo nuocere alla salute delle donne, dei bambini, degli adolescenti e minacciare quell'incontestabile pilastro sociale che è la famiglia”.
Lo dichiara Cinzia Pellegrino, senatore di Fratelli d'Italia.
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