Una rete di persone molta vasta che ruoterebbe attorno a Roberto Jonghi Laverini, conosciuto con il simpatico appellativo di "barone nero" che faceva da perno e da tramite. E' un fronte dell'inchiesta milanese scaturita da una inchiesta giornalistica di Fan Page, denominata Lobby Nera, su presunti finanziamenti illeciti per la campagna elettorale di Fratelli d'Italia.
I pubblici ministeri Basilone e Polizzi hanno ascoltato come teste il giornalista infiltrato che ha ricostruito tre anni di frequentazioni nel mondo della destra milanese. Oltre al finanziamento illecito e al riciclaggio contestati a Jonghi Laverini e al parlamentare europeo Fidanza, verifiche in corso anche su profili di apologia del fascismo.
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