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lunedì 20 aprile 2020

25 aprile festa degli assassini. Il post choc del leghista Falcone: l'indignazione dell'Anpi

La collega Erika Noschese dalle colonne de le Cronache di Salerno, il quotidiano diretto da Tommaso D'Angelo in un interessante articolo che riportiamo per intero da notizie delle polemiche politiche scaturite da un post sul 25 aprile pubblicato da Mariano Falcone, ex segretario provinciale della Lega e delle reazioni di indignazione al post da parte dei membri della locale associazione nazionale partigiani d'Italia, del Partito Socialista Italiano e della Federazione Giovanile Socialista Italiana.



Il 25 aprile? «Festa degli assassini». Parole choc che hanno suscitato non poche reazioni, quelle pronunciate da Mariano Falcone, dirigente della Lega ed ex coordinatore provinciale per la città di Salerno. 
A denunciare le parole del post pubblicato su Facebook da Falcone, l’Anpi di Scafati: «Il signor Mariano Falcone, dirigente locale e provinciale della Lega, commenta così la festa nazionale del 25 aprile - hanno detto i membri della sezione Bernardino Fienga dell’Anpi di Scafati.
 Data fondativa della nostra Repubblica costituzionale, nata dallo sforzo bellico degli alleati anglo-americani e dal sacrificio di tanti italiani, non solo i partigiani combattenti ma anche di tanti civili che hanno sostenuto la rete resistente partigiana, riscattando l’abominio etico e politico di venti anni di regime fascista. I negatori della libertà e gli assassini, caro sig. Falcone, erano i fascisti e i nazisti». 
I partigiani dell’agro nocerino sarnese non risparmiano attacci al leghista salernitano: «La sua posizione non è definibile neanche “politica”, è solo la stupida provocazione di un uomo piccolo e ignorante - hanno infatti aggiunto.
 Renda onore alla Repubblica che le ha consentito di crescere in una comunità libera, democratica e pacifica, grazie al sacrifico di tanti uomini e donne, si vergogni di non conoscere la storia non solo del suo Paese ma neanche della sua città, medaglia d’oro alla Resistenza». 
A replicare alle parole di Falcone anche Ubaldo Baldi, presidente dell’Anpi Salerno: «Non è una novità, questa, sia a livello nazionale che locale. Sono polemiche che vanno avanti dal 2010, con le dichiarazioni dell’allora presidente della Provincia Cirielli che negava il valore della Resistenza e della lotta partigiana, a favore di un’ipotesi di liberazione fatta dagli alleati». Parole, quelle di Cirielli, che già allora suscitarono l’indignazione del mondo partigiano, con manifestazioni di protesta. «Non è una novità per questi elementi, non saprei come altro definirli, che passano da Fratelli d’Italia, ai fascisti, alla Lega. Sono veramente inqualificabili e ali- mentano solo un clima di odio che non è nelle nostre corde ha aggiunto Ubaldo Baldi - Noi come associazione nazionale dei partigiani d’Italia festeggiamo la liberazione, non come fatto di guerra civile ma solamente come insurrezione contro l’occupazione da parte dei nazisti, spalleggiati dai fascisti ma che avevano un ben preciso significato di scelta in quella fase in cui bisognava scegliere tra l’occupante, tra chi aveva mortificato le libertà - ed era, in quel momento, una strategia - e chi invece scelse di continuare a combattere per la liberazione - ha aggiunto il presidente dell’ Anpi Salerno - Noi festeggiamo la liberazione, non la festa di guerra e, in questo senso, noi vogliamo continuare a festeggiarla e continueremo a farlo perché da quella scelta, da quei giovani che immolarono anche la loro vita, ben sapendo di immolarla, hanno posto le basi per la Repubblica e noi siamo a difesa di quella scelta di liberazione e di libertà». A replicare alle parole dell’ex dirigente leghista, attualmente sem-plice militante, anche il Psi, attraverso le parole del segretario provinciale Silvano Del Duca e del coordinatore regionale per la Campania della Federazione dei Giovani Socialisti Vittorio Cicalese. «In tempi di crisi economica e sociale dettata dal rischio pandemia, l’igiene personale diventa strumento fondamentale per evitare il contagio con un virus molto pericoloso - hanno dichiarato i socialisti salernitani - La cosa più importante è lavarsi per tempi medio-lunghi – si consiglia per almeno 20 secondi –: il tempo che occorre per cantare la prima strofa de “L’internazionale”, per fare una battuta». E ancora: «Ci sono alcuni casi, però, in cui la storia popolare insegna che l’utilizzo di acqua e sapone risulta poco proficua, anche in tempi del genere: per lavare la testa al mulo, in particolare - hanno poi aggiunto Del Duca e Cica- lese - Attaccare un espo- nente della Lega che prova a minimizzare sulla storia che ha reso questo Paese una Repubblica dopo un periodo tanto buio quanto è semplicemente pubblicitario per un “soggetto politico” che ha più rappresentanza nel sostantivo che nell’ag- gettivo qualificativo. I
l 25 aprile è e resterà sempre una festa nazionale che va celebrata da ogni forza politica. Il soggetto in questione – e il suo partito – renda omaggio, così come giustamente dichiarato anche dall’Anpi, a tante donne e tanti uomini che hanno consentito al nostro Paese di essere libero e democratico da allora e per sempre, permettendo anche a soggetti politici variegati di potersi definire tali»

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