"Che ci sia in molti la volontà di attendere il risultato delle Europee e poi decidere cosa fare mipare evidente. Faccio questa intervista proprio per provare a
impedire questa eventuale fuga successiva".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Paolo Romani, intervistato dai colleghi de la Stampa su quello che definisce il malessere in Forza Italia.
"Si è aperta una discussione,dice il senatore di Forza Italia, fondamentalmente, con Mara Carfagna che all’assemblea del partito ha chiesto una riflessione
sulla gestione del partito subito dopo le Europee", nel frattempo c’è stata la brutale intervista della Gardini, e, lo dico sorridendo, il bombardamento quotidiano del quartier generale da parte di Giovanni Toti.
Insomma, precisa Roma, c'è¨ una discussione ed in Forza Italia bisogna imparare che nel partito possono convivere sensibilità diverse, che magari diventano minoranza senza che per questo si arrivi ad una scissione". Se in Fi non si affronta questo dibattito c’è il rischio che il partito si frantumi?
"Assolutamente si precisa Romani,noi che facciamo campagna elettorale sul territorio a volte facciamo fatica a fare le liste per le amministrative, non sembra esserci prospettiva per il dopo. L’arroganza della Lega nei nostri confronti nulla ha a che fare con una coalizione che non c'è più . Il centrodestra a cui eravamo abituati non esiste più e gli appelli a Salvini a rilanciare il centrodestra rischiano di rimanere inascoltati".
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