Lo dichiara Antonio Iannone, senatore di Fratelli d’Italia e commissario regionale del partito di Giorgia Meloni in Campania, rispondendo all'Anpi Salerno che ieri ha diffuso un "appello antifascista", firmato da sigle sindacali, partiti e associazioni, per chiedere che sia garantita "la massima vigilanza" sul divieto di apologia di fascismo in occasione della commemorazione della morte di Carlo Falvella, giovane militante del Msi ucciso a Salerno il 7 luglio 1972.
"Quest’anno - ricorda Iannone - saranno 52 anni dalla morte di Carlo per mano della follia dell’anarchico Marini che per quel gesto sciagurato fu protetto e premiato dalla sinistra. La stupidità ideologica giungeva a tanto e l’Anpi ne è nostalgica con i suoi salottieri eredi dei partigiani rossi. Gente che voleva sostituire alla dittatura fascista quella comunista portando l’Italia nel patto di Varsavia e nei paesi satelliti dell’Unione Sovietica. È chiaro che noi non cederemo mai alla mentalità di questi sconfitti dalla storia e torneremo a dire sempre ai giovani che il loro impegno politico è fondamentale per la democrazia e debbono esercitarlo non diventando mai strumento di cattivi maestri che portarono alla tragedia di Carlo. Domenica alle ore 10.30 saremo in Via Velia per un composto momento di memoria, come ogni anno",
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