Dopo le elezioni europee, anche il risultato ottenuto in Francia dal Rassemblement National di Marine Le Pen conferma la rinascita del sovranismo europeo. Un fenomeno politico che era già stato dato per sconfitto negli anni passati e che invece è rinato come forza di cambiamento e di critica degli assetti dominanti.
Lo afferma in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook Gianni Alemanno, precisando: " il Movimento Indipendenza che abbiamo fondato nel novembre scorso vuole essere l’interprete in Italia di questo nuovo vento politico, sfidando le contraddizioni e gli equivoci che sono stati creati nel nostro paese da Fratelli d’Italia, che ha raccolto voti sovranisti per poi fare politiche liberiste e conservatrici.
Nella nostra Direzione Nazionale che si è conclusa ieri a Roma abbiamo approvato un Documento politico intitolato “Un sovranismo sociale per rimettere l’Italia in movimento” che sancisce una svolta precisa: torneremo ad impegnarci prioritariamente sul sovranismo perché in tutta Europa è su questo versante che si aggregano gli elettori anche dei ceti popolari e delle regioni più svantaggiate. Non interrompiamo il dialogo trasversale che abbiamo avuto in questi mesi con Democrazia Sovrana Popolare e con altre associazioni politiche provenienti da sinistra, ma ci concentreremo politicamente ed elettoralmente sul versante destro dello schieramento politico, proprio quello in cui si ritrovano i più importanti movimenti sovranisti. Precisiamo che il nostro è un “sovranismo sociale” perché vogliamo affrontare i problemi economici e sociali del nostro tempo senza confonderci con chi crede ancora nel liberismo e nella globalizzazione. Per questo uniremo le nostre battaglie contro le guerre in cui siamo stati trascinati dalla NATO e contro l’austerità imposta dall’Unione Europea, con le battaglie per difendere la sanità pubblica, il lavoro per tutti e i diritti sociali degli Italiani"
Nella nostra Direzione Nazionale che si è conclusa ieri a Roma abbiamo approvato un Documento politico intitolato “Un sovranismo sociale per rimettere l’Italia in movimento” che sancisce una svolta precisa: torneremo ad impegnarci prioritariamente sul sovranismo perché in tutta Europa è su questo versante che si aggregano gli elettori anche dei ceti popolari e delle regioni più svantaggiate. Non interrompiamo il dialogo trasversale che abbiamo avuto in questi mesi con Democrazia Sovrana Popolare e con altre associazioni politiche provenienti da sinistra, ma ci concentreremo politicamente ed elettoralmente sul versante destro dello schieramento politico, proprio quello in cui si ritrovano i più importanti movimenti sovranisti. Precisiamo che il nostro è un “sovranismo sociale” perché vogliamo affrontare i problemi economici e sociali del nostro tempo senza confonderci con chi crede ancora nel liberismo e nella globalizzazione. Per questo uniremo le nostre battaglie contro le guerre in cui siamo stati trascinati dalla NATO e contro l’austerità imposta dall’Unione Europea, con le battaglie per difendere la sanità pubblica, il lavoro per tutti e i diritti sociali degli Italiani"
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