Lo ha affermato Salvatore Ronghi, presidente del movimento Sud Protagonista, nel forum che si è svolto oggi a Napoli sul tema "La crisi della politica: dalle europee alle regionali, ripartire dal territorio.
Ronghi con "Sud Protagonista" ha aderito alla Lega ma sull'autonomia differenziata sottolinea: "l'autonomia è un ragionamento da addetti ai lavori. La gente normale vuole sapere invece qual è il futuro lavorativo per loro, qual è il futuro della garanzia del territorio, qual è la certezza che i loro figli non debbano espatriare ma restare qui. Per l'autonomia io ricordo che la Costituzione italiana va rispettata e attuata e già prevede l'autonomia che è stata imposta dal centro-sinistra col governo del 2001. Oggi sottolineo che il nuovo prevedimento ha avuto un aggiustamento all'interno del Parlamento e ha imposto un articolo 4 che è la norma di salvaguardia, cioè nessuna regione potrà avviare l'autonomia differenziata se non si parte dall'applicazione dei LEP. Quindi vuol dire che bisogna finanziare gli interventi per colmare il ritardo e diciamoci molto francamente, nel momento in cui questo Governo è costretto a fare le finanziarie in deficit non troveremo mai le risorse. Almeno per i prossimi sei anni dovrai lavorare per poter applicare il LEP, parliamo quindi di carta straccia". Ronghi sottolinea invece la necessità di avere un contatto migliore con gli elettori, per recuperare le tante astensioni, come quelle viste alle Europee: "Il 56% dei campani - ha ricordato l'ex consigliere regionale - non sono andati al voto e dobbiamo convincerli a farlo. Ma non si convincono con il nome di un presidente o con i continui alterchi all'interno del centrodestra, ma con un progetto sano, partecipato, con un'azione che vede il coinvolgimento della parte sana che è in quel 56% non va a votare. Non a caso noi oggi lanciamo l'idea del Cantiere Campania, per mettere insieme le idee della classe media, dei professionisti, dei lavoratori, cioè di tutto quel mondo che oggi viene escluso. Non scriveremo un progetto in poco tempo ma lo vogliamo scrivere con tantissime mani di chi oggi non crede più nei partiti storici che hanno abbandonato i territori"
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