di Cristian Campigli
Fonte Il Tempo
C' è stato un momento nel quale la difesa dei valori tradizionali, come la famiglia, la patria e la libertà individuale sono stati bollati come retrogradi. Non in grado di avvicinare gli elettori. Una fase che, con la candidatura del generale Vannacci, è stata del tutto superata. Simone Pillon, una vita nella Lega, è entusiasta della scelta del suo segretario, Matteo Salvini. E ha trovato il modo anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. "Concordo pienamente con il generale Vannacci e con la linea politica chiara e nitida portata avanti dal mio partito per le prossime elezioni europee: più Italia e meno Soros, più Famiglia e meno sciocchezze LGBT, più pace e meno Macron, più libertà di cura e meno vaccini obbligatori, più investimenti per le nostre imprese e meno regali alle grandi lobby finanziarie, meno immigrazione e più identità. Bene ha fatto Matteo Salvini ad appoggiare politicamente il generale e a ripartire da quella forte difesa dei valori che nel 2018 mi portò a tesserarmi con la Lega".L'autore del saggio "Manuale di resistenza al pensiero unico" non le manda certo a dire. E si rivolge direttamente ai suoi colleghi di partito. "Permettetemi un sassolino: noto con grande piacere che gli araldi leghisti del: Taci Pillon, i valori sono divisivi e fanno perdere voti ora se ne stanno in silenzio o cercano clandestinamente di salire sul treno. Era ed è vero il contrario. Gli italiani credono nella famiglia, nella pace, nella libertà, nelle imprese familiari, nell'identità della nostra nazione e anche nel buon Dio. Se continueremo a difendere con sincerità e forza questi valori, il consenso non mancherà mai. Facciamo partire la ripresa valoriale".
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