“Con la decisione della Corte di Cassazione di un nuovo processo di appello per Chiara Appendino per la tragedia di piazza San Carlo a Torino del 2017, dove morirono diverse persone e molte altre rimasero ferite, appare necessario fare un ragionamento sul doppiopesismo grillino. L'on. Appendino, alla quale evidentemente piace fare la martire senza esserlo, ritiene che i sindaci troppo spesso siano “capri espiatori, sui quali ricadono responsabilità non solo politiche ma anche penali, che portano all'immobilismo amministrativo”. L'on. grillina deve però fare i conti non solo con il suo vittimismo – e anche imperizia come sindaco evidentemente-, ma anche e soprattutto con la coerenza sua e del suo partito. Se certamente appare infatti condivisibile la riflessione secondo cui troppo spesso gli amministratori locali o rappresentanti delle istituzioni siano vittime di paralisi giudiziarie- giuste o meno-, è altrettanto vero che la bandiera del garantismo del movimento cinque stelle venga sventolata solo quando i rappresentanti politici travolti da inchieste o addirittura condanne siano della loro parte politica. Occorre più cautela nel parlare, cara Appendino: prima della pagliuzza negli occhi altrui, ricordiamoci di rimuovere le nostre travi”.
Lo dichiara Elisabetta Gardini, vice capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.
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