Lo afferma in una nota, Silvia Sardone, parlamentare europeo e consigliere comunale della Lega a Milano precisando: "non dimentichiamo che in questo momento in via Padova ci sono già 2 moschee. Ora vigileremo affinché la legge regionale in materia di attrezzature religiose sia rispettata interamente e che non ci siano scorciatoie per la comunità musulmana.
Nel 2026, "con somma gioia della sinistra, Milano avrà la sua prima grande moschea in via Esterle, nel quartiere multietnico di via Padova dove ormai non si parla più italiano: sarà il punto di riferimento per i 100 mila musulmani presenti. A gestirla sarà la Casa della Cultura Musulmana, che dopo anni di abusivismo in via Padova 144 è stata premiata dal Comune con la concessione di questo enorme spazio capace di accogliere 3.500 fedeli per volta. Il sindaco Sala e tutta la maggioranza che lo sostiene hanno quindi deciso di trasformare la zona in una banlieue islamica, senza rendersi conto dell'impatto che avrà un luogo del genere e soprattutto senza aver ascoltato le richieste dei cittadini che chiedevano una soluzione diversa per la riqualificazione degli ex bagni pubblici".
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