Europee 2024, i dissidenti scrivono a Salvini: no a Vannacci e all'ultrà destra di Afd

"Tornare al "pragmatismo" della vecchia Lega "che ci ha sempre portati alla ricerca di collocazioni utili al raggiungimento degli obiettivi", rompendo le alleanze con gli estremisti europei, a partire dai tedeschi di Alternativa per la Germania  ("chi non ha la nostra naturale repulsione nei confronti di fasci e svastiche"). E non dare spazio nelle liste per le europee a personaggi come Roberto Vannacci "con forte marcatura nazionalista, totalmente estranei al nostro movimento". E' questa la richiesta della lettera appello che una ventina di ex parlamentari, dirigenti e amministratori della Lega, attivi nei territori del Nord ha indirizzato al segretario Matteo Salvini, in vista delle elezioni dell'8 e 9 giugno.

Tra i firmatari spiccano i nomi di Paolo Grimoldi, segretario regionale della Lega Lombarda dal 2015 al 2021, Christian Invernizzi deputato fino al 2022, gli ex deputati Daniele Belotti, Jari Colla, Luca Paolini, ⁠Germano Racchella, l'ex viceministro allo sviluppo economico Dario Galli e tanti amministratori locali, tra cui l'attuale sindaco di Senago, ⁠Magda Beretta, ⁠Tiziano Belotti, sindaco di Rovato, ⁠Renato Pasinetti Sindaco di Travagliato, Andrea Monti (Lazzate), l'ex primo cittadino di Monza, Marco Mariani.

Nel mirino dei dissidenti nordisti finiscono le alleanza in Europa con l'ultrà destra con Le Pen e Alternativa per la Germania che precisano: "la scelta per alcuni aspetti anche condivisibile, di non aderire ad una delle grandi famiglie politiche europee non può portare la Lega a condividere un percorso con partiti e movimenti che nulla hanno a che fare con la nostra storia politica. Ci e ti chiediamo: perché abbiamo smesso di dialogare con forze autonomiste e federaliste, per accordarci con chi non ha la nostra naturale repulsione nei confronti di fasci e svastiche?".

I dissidenti nordisti bocciano inoltre una discesa in campo, sotto il simbolo della Lega, alle prossime europee del generale Vannacci. D'altronde si tratta di un personaggio con forte marcatura nazionalista.

Auspicando di essere ascoltati, concludono i dissidenti, di continuare come da sempre il nostro Movimento ha fatto, a condividere strategie comuni e sostenerle in modo concreto", è la chiusura della lettera con le firme in calce.