A proposito di “antifascismo” C’è in Italia tantissima gente che non si definirà mai antifascista, pur rispettando le leggi dello Stato e la Costituzione Repubblicana. Le motivazioni sono facilmente intuibili a chiunque conosca la storia politica nazionale e ciò che avvenne dal 43 agli anni 70.Togliatti lo capì per primo, insieme ai padri della Repubblica. Almirante e Berlinguer si scambiarono “segni” inequivocabili di pieno rispetto e comprensione delle “ragioni degli altri”. Luciano Violante lo sottolineò alla Camera dei Deputati con il suo nobile discorso sui “ragazzi di Salò " e sulle “ragioni dei vinti”.
Lo scrive sui suoi canali Facebook, Fabio Granata, già parlamentare del Popolo della Libertà, nella XVI legislatura, ora dirigente di Indipendenza, precisando: "io che ho rotto da anni con questo centro destra e sono lontano anni luce da ogni forma di retorica neofascista non mi sono mai dichiarato antifascista e mi chiedo: quando finirà questo eterno teatrino?
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