Sarà anche «il grande vecchio della Liga» ma Toni Da Re ha reagito all’espulsione con una certa verve social. Foto profilo: il baffo rassicurante su dolcevita passe partout e sullo sfondo il granata e oro del gonfalone di San Marco. E hashtag a profusione: #staicontoni #ligaveneta #leganord. A seguire gli innumerevoli articoli di stampa che ne raccontano la svolta. Perché sono in tanti a pensare si sia fatto cacciare calibrando accuratamente persino la tempistica.
Il «partito sospeso»
Di fronte alle dichiarazioni di Toni Da Re che si è dichiarato pronto ad usare, già alle prossime ammnistrative il simbolo della Lega Nord, che è ancora esiste, di cui è militante, pronta è arrivata la replica del commissario Igor Iezzi, fedelissimo di Salvini che ha dichiarato: "usare il simbolo? E'una follia. In base a cosa Da Re potrebbe usare il simbolo della Lega Nord? Perché versa dei contributi? Così faccio io e così fanno in tanti. Si può concedere a qualcuno che lotta per l’autonomia non certo a uno che a un mese e mezzo da quando potremo portarla a casa fa questo casino. Non ne ha diritto non solo formalmente ma anche moralmente. Teoricamente, volesse usare il simbolo dovrebbe chiederlo a me che sono commissario federale. Queste situazioni le abbiamo già vissute in Lombardia e finiscono sempre in un buco nell’acqua. Chi ha tentato di usare il simbolo si è beccato una diffida"
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