"Da parlamentare e da ministro ho avuto modo di commentare molte volte in passato il significato dell’8 marzo, ricorrenza in cui fino ad una decina di anni fa si parlava quasi esclusivamente di diritti lavorativi e parità di retribuzioni perché quelle erano le priorità .Da alcuni anni purtroppo l’8 marzo è diventato un’altra giornata di contrasto alla violenza sulle donne, per motivi oggettivi, pensando alle 120 vittime di femminicidi del 2023, e questo rappresenta una sconfitta per ognuno di noi, per le istituzioni, per la società , per i cittadini.Per questo, ma purtroppo lo dico e lo ripeto ogni anno in questa ricorrenza, dobbiamo fare ancora di più, a livello di prevenzione, di cultura del rispetto, per disarmare la mano dei violenti". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, esponente di primo piano della Lega
"Da parlamentare e da ministro ho avuto modo di commentare molte volte in passato il significato dell’8 marzo, ricorrenza in cui fino ad una decina di anni fa si parlava quasi esclusivamente di diritti lavorativi e parità di retribuzioni perché quelle erano le priorità .Da alcuni anni purtroppo l’8 marzo è diventato un’altra giornata di contrasto alla violenza sulle donne, per motivi oggettivi, pensando alle 120 vittime di femminicidi del 2023, e questo rappresenta una sconfitta per ognuno di noi, per le istituzioni, per la società , per i cittadini.Per questo, ma purtroppo lo dico e lo ripeto ogni anno in questa ricorrenza, dobbiamo fare ancora di più, a livello di prevenzione, di cultura del rispetto, per disarmare la mano dei violenti". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, esponente di primo piano della Lega
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