Aniello Donnarumma, giovane trentottenne, sindaco di Palma Campania, comune della citta' metropolitana e' da ieri agli arresti domiciliari nell'ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Nola su presunte irregolarita'nell'assegnazione degli appalti a ditte amiche.
Donnarumma, ⁸tra gli aspiranti candidati alla carica di segretario provinciale, e' indagato con altre 18 persone tra funzionari comunali e imprenditori. I reati contestati, a vario titolo, sono corruzione, turbata liberta' degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato. Fin qui la dura e cruda cronaca di un arresto di un esponente di spicco in provincia di Napoli del primo partito della coalizione di centro destra. Un arresto che non poteva non generare polemiche politiche portate avanti da esponenti di Pd Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra che hanno parlato, per lo piu' di questione morale.
Sono passate piu' di 24 ore, controllando le agenzie, le pagine social di esponenti campani di Fratelli d'Italia nessuno ha commentato l'arresto di Donnarumma. Nessuna nota di solidarieta' nei confronti del sindaco di Palma Campania, da parte di deputati e senatori chiusi in un assordante silenzio. In un partito gerarchico come Fratelli d'Italia titolati a parlare dovrebbero essere Michele Schiano di Visconti, in qualita' di commissario provinciale e il senatore Iannone, sempre celere ad intervenire ogni qualvolta un esponente di centro sinistra riceve un avviso di garanzia o viene arrestato, ma da ieri e' silente.
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