"Siamo nati come partito del dissenso, sull'onda euroscettica e delle proteste contro il Green pass. Ora quello spazio nel centrodestra non c'è più". Così Gianluigi Paragone spiega in un'intervista a La Stampa il motivo per cui ha dato le sue "dimissioni irrevocabili"da segretario di Italexit, il partito euroscettico che ha fondato tre anni fa.
"Quando si esce dal Parlamento diventa una scelta - prosegue -. Era una sfida impossibile: un partito nuovo che si reggeva sulle mie spalle. Eppure da soli siamo arrivati al 2%. Ora scrivo su Libero e il Tempo, ho fatto un libro, 'Moderno sarà lei', e poi vado in tv".
La decisione al partito Paragone l'ha comunicata "venerdì sera, in direzione. Online perché non possiamo pagare il viaggio a tutti - conclude -. Senza soldi non si cantano messe. E poi alla vigilia della Europee questa maggioranza ha votato contro il Mes, qualcosa di simbolico. Una decisione pesantissima, un atto ostile nei confronti dell'Europa. Devo riconoscere un grande coraggio a FdI e alle Lega".
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