Lo afferma Luca Zaia, presidente della Regione Veneto precisando: "il presidente Napolitano è il Capo dello Stato nelle cui mani ho giurato fedeltà alla Costituzione da ministro delle Politiche Agricole nel 2008. Nel segno della Carta su cui è fondata la Repubblica, a lui mi lega anche questo momento personale. Ma, in questo momento di lutto, il ricordo
che più desidero sottolineare è quello di un uomo delle istituzioni molto vicino al Veneto, terra che gli apparteneva per aver abitato a Padova, dove ha studiato al Liceo Tito Livio, durante la seconda guerra mondiale''.
che più desidero sottolineare è quello di un uomo delle istituzioni molto vicino al Veneto, terra che gli apparteneva per aver abitato a Padova, dove ha studiato al Liceo Tito Livio, durante la seconda guerra mondiale''.
''Ho avuto modo di incontrarlo in più occasioni durante le sue visite in Veneto, ricorda Zaia, e sempre, con la sua cortesia, faceva risaltare un interesse vivo per la nostra Regione. Ricordo la telefonata con cui mi raggiunse in occasione dell'alluvione del 2010, colloquio in cui si informava sui danni e sulle condizioni dei cittadini; mi annunciava il suo arrivo a breve e, dimostrando ancora una volta la sua attenzione per le realtà locali, il desiderio di incontrare i sindaci. Sentiva realmente che lo Stato non si fondava esclusivamente sulle istituzioni centrali. In più occasioni, infatti, ha riservato parole per sottolineare che gli enti territoriali erano quelli maggiormente vicini ai cittadini. Un ruolo che riconobbe anche con la sua rielezione al Quirinale, la prima nella storia della Repubblica, quando disse pubblicamente che era stato l'appello dei Governatori delle Regioni ad averlo convinto ad accettare''.
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