L’ex presidente del Consiglio Romano Prodi parla oggi di salario minimo e Unione Europea in un’intervista rilasciata a La Stampa Nel colloquio con Annalisa Cuzzocrea parla del salario minimo dichiarando: " su questo tema ho letto tutti, giuristi, sindacati e faccio un ragionamento molto semplice: se noi non garantiamo sei euro netti all’ora a chi lavora, perché questo sono i 9 euro lordi, siamo un Paese che deve vergognarsi di se stesso. Siamo al di sotto del minimo vitale per una persona che deve vivere. Non tiriamo fuori finezze giuridiche o interessi particolari. Limitiamoci a constatare che con meno di così si muore". Infine, Prodi attacca anche il decreto Caivano: «La criminalizzazione, i blitz, sono misure occasionali che servono a colpire l’opinione pubblica. Quando invece si tratta di fare un cambiamento di sistema, come il salario minimo, la destra arretra».
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