Orvieto 2023, Mercogliano: c'e' spazio in Italia per un movimento identitario distinto da Fratelli d'Italia

Tra i partecipanti al Forum promosso da Gianni Alemanno che si svolto nell'ultimo fine settimana ad Orvieto c'era il colleg Luigi Mercogliano,  storico esponente della destra partenopea nel Movimento Sociale Italiano prima in Alleanza Nazionale, gia'candidato a sindaco di Napoli con il Popolo della Famiglia che ci racconta le sue impressioni della due giorni di Orvieto.

Da Orvieto 2023 torno con la consapevolezza che uno spazio oltre la destra conservatrice di Governo ci può e ci deve essere - anzi, questo spazio già c'è - e ad occuparlo dev'essere la Destra Sociale e Popolare che, aperta a un "Movimento per l'Italia" che intercetti i tanti movimenti del dissenso, trovi il coraggio di riaffermare la propria identità che trae origine dalla nostra storia e dalla nostra cultura. E che alla guida di questo Movimento deve essere chiamato all'unanimità Gianni Alemanno che, con coraggio, ha avuto la forza di offrire alla nostra Comunità militante l'opportunità - auspicata, ma in verità ormai insperata - di ritornare a fare politica.

Torno, oltremodo, con la consapevolezza che la Politica mi emoziona ancora e sempre di più, nonostante tutto.

Quindi - nota personale - torno con la consapevolezza che ho abusato troppo a lungo del mio fisico e della mia salute e che è giunto il momento di mettermi in testa che l'unica cosa che devo fare, al di là dei desideri e delle aspirazioni, è salvarmi la vita prima ancora che la vita decida per me senza consultarmi. Faccio i miei complimenti a Gianni, agli amici napoletani che mi hanno voluto con loro in questa pagina di redivivo spirito di bella e passionale militanza politica ed a loro tutti ribadisco che avranno il mio appoggio, ma che le mie priorità oggi non possono che essere quelle che ho spiegato. Che l'Italia possa avere un'altra opportunità e che questa opportunità possa essere un Movimento, sociale popolare identitario e che raccolga il dissenso che c'è nel Paese. Questo è il mio auspicio e per questo sono stato a Orvieto in questo fine settimana, nonostante le mie precarie condizioni di salute. E per questo, per quanto possibile e per quanto concessomi dal mio stato patologico, proverò nei mesi a venire a dare, se servirà, il mio contributo per costruire, come ha spiegato Gianni, la "Nostra Casa" che da troppi anni ci è stata negata. Noi siamo Cuori puri e Intenzioni forti. Non ci fermerà nessuno. Nessuno.