"Alla ministra non resta che dimettersi e vogliamo sapere da Giorgia Meloni, qualora non lo facesse, cosa intenda fare: se si assuma, cioè, la responsabilità di mantenere al governo una ministra la cui posizione imbarazza il governo e tutto Paese". Oggi in Senato, prosegue, "abbiamo sentito le unghie di Santanché sui vetri mentre cercava di arrampicarsi difendendo l'indifendibile. Le sue dipendenti la smentiscono e rimane il fatto denunciato dal Pd: una ministra non può avere un debito con lo Stato di 2,7 milioni, cosa che non è stata smentita dalla ministra durante il suo intervento. Un intervento, peraltro, servito solamente per attaccare frontalmente la libertà di stampa, che è un fatto grave. E per attaccare le opposizioni con la solita dose di vittimismo. Nel merito delle gravi contestazioni che le vengono fatte, però, non abbiamo sentito risposte. Chiediamo quindi ai ministri Giorgetti, Calderone e Urso di venire a riferire in aula per chiarire i contorni di questa gravissima vicenda"
mercoledì 5 luglio 2023
Caso Santanché, Schlein (Pd) annuncia: il Pd voterà la sfiducia al ministro
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di Giuseppe Parente
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