. Così, in una nota, Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati precisando: "la scelta di dirigere bendato La Boheme ha significato protestare contro una regia, quella di Christophe Gayral, che ambienta l'opera nel contesto del '68 francese e che, per chiarire il concetto e il senso della strumentalizzazione, in una successiva intervista chiarisce che questa rilettura sarebbe anche un modo di rispondere alle macerie culturali lasciate dal berlusconismo", "Noi pensiamo, precisa Amorese, invece che le uniche macerie siano quelle provocate da chi, giorno dopo giorno, nella lirica come in altri settori , lavora per modellare la cultura e la storia a piacimento, per asservirle ad esigenze e interessi politici del momento, quando non anteponendo antipatie e risentimenti che interessano meno che mai, soprattutto per cancellare il senso e l'importanza della tradizione, dei testi, della originalità dell'arte. E in questo non risparmiando nemmeno Giacomo Puccini. Noi siamo sempre contro la cancel culture, a differenza di coloro che sostengono Gayral e attaccano Beatrice Venezi per aver eseguito un'opera autentica, e non un riadattamento, del maestro". "Detto questo conclude Amorese, invitiamo tutti coloro che hanno un ruolo ad andare avanti con le celebrazioni pensando solo alla musica, a Puccini e ad allietare le serate di chi vuol godersi opere liriche di grandi qualità".
domenica 16 luglio 2023
Amorese(Fdi): contro la cancel culture solidarietà al maestro Alberto Veronesi,
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di Giuseppe Parente
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