Luca Bonanno nel suo libro Giorgio Pisano, soldato, giornalista, politico, edito da Eclettica Edizioni, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, racconta l'intesa vita di Giorgio Pisanò: soldato volontario della Repubblica di Sociale che alla fine della seconda guerra mondiale rischia di essere giustiziato, il militante politico che nel 1947 si iscrisse al Movimento Sociale Italiano, fondatore nel 1950 la Giovane Italia, raggruppamento giovanile del Msi, il giornalista (Meridiano d'Italia, Oggi, Gente e Secolo XX) politico, eletto per ben 4 volte senatore nel Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale fino al luglio del 1991 quando darà vita al Movimento Fascismo e libertà.
Giorgio Pisanò va soprattutto ricordato per aver fatto nel 1968 fatto rinascere "Il Candido" settimanale fondato da Giovanni Guareschi. Il primo numero esce il 27 luglio del 1968 con una lettera di Giovannino Guareschi redatta pochi giorni prima della morte. Settimanale che dedica ampio spazio a diversi scandali e vicende di corruzione politica amministrativa finanziaria. Durante la rivolta di Reggio Calabria, Pisanò si reca sul posto e realizza una seria di articoli avendo come bersaglio Giacomo Mancini, dirigente del Partito Socialista. Settimanale che subirà anche due attentati nel 1972 e nel 1978 con bombe molotov. Pietre miliari per migliaia di giovani militanti missini sono alcuni suoi libri come La Generazione che non si è arresa, Sangue chiama sangue, e la monumentale Storia della guerra civile in Italia.
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