Grazie, ma no grazie. La Lega fa parlare tutti, applaude le proposte, dopodiché va per la sua strada. Sanno tanto di educata rottura le parole di Annalisa Tardino, coordinatore regionale del Carroccio, che ancora una volta ribadisce la volontà del partito di Matteo Salvini di andare più o meno da solo alla conquista di Catania. Di certo comunque non insieme a Fratelli d'Italia freschi dell’investitura di Enrico Trantino a potenziale candidato di coalizione.
"Prendiamo, dichiara Annalisa Tardino, atto del nome di grande rispetto avanzato da Fdi ma restiamo sulla candidatura di Valeria Sudano. Siamo convinti di avere proposto alla coalizione il nome migliore e di avere tutte le carte in regola per offrire a Catania programma e azioni amministrative di livello, insieme al centrodestra Ci riaggiorneremo per fare le opportune verifiche interne al partito stante il poco tempo a disposizione, e per attendere le valutazioni di tutti gli alleati, che dovranno decidere tra le due candidature sul tavolo per Catania".
A suffragio della propria tesi, Tardino ricorda che la Lega non ha altri candidati sindaco nei vari capoluoghi al voto, ma parla anche di atteggiamento costruttivo e di «slealtà di alcuni esponenti Fratelli d'Italia , che avrebbero, sempre a dire di Tardino, impedito la chiusura degli accordi sui vari scenari.
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