Lo afferma il senatore Isabella Rauti, esponente di spicco di Fratelli d'Italia precisando: "non si tratta di respingimenti perché questi avvengono in mare aperto. Peraltro, la missione dovrebbe inoltre prevedere la creazione di hotspot sui territori di partenza, direttamente dall'Unione Europea e dalla comunità internazionale, all'interno dei quali espletare le procedure di identificazione dei migranti e valutazione della sussistenza dei requisiti per le istanze di Internazionale, e dove stabilire l'equa distribuzione di chi ne ha diritto tra i 27 Stati membri.
Insomma insiste Rauti, il blocco navale era previsto dalla stessa Ue, all'interno della stessa missione Sophia prevedeva in una fase successiva la distruzione delle imbarcazioni e delle strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti sia in mare che a terra, ma soprattutto non rappresenta un atto di guerra.
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