Lo afferma Antonio Cicchetti, di Forza Italia, sindaco uscente di Rieti, finito nella bufera per le sue parole in campagna elettorale, dove sostiene ora Daniele Sinibaldi candidati di Fratelli d'Italia . Nel corso di un comizio, il cui video sta facendo il giro del web, Cicchetti, tre volte cittadino primo di Rieti, ex dirigente del Fronte della gioventù e poi militante del Msi, ha scandito parole queste dal palco: "Dobbiamo andare avanti col grido di battaglia che è sempre il solito: 'Boia chi molla'".
Parole subito contestate da Emanuele Fiano del Pd, e dal presidente della Commissione Giustizia della Camera, Mario Perantoni.
"Fiano? - dice Cicchetti - Lui ha coda di paglia lunga un km, è l'unico di cui non mi interessa affatto il giudizio, come anche di Perantoni, che non so neanche chi sia". Poi Cicchetti rivendica il suo essere politicamente scorretto: "Sì, lo sono, e guardi potrei pure ricandidarmi per la quarta volta e non lo faccio...".
"Ripeto, precisa Cicchetti, il mio era solo un invito a non mollare in campagna elettorale, un insegnamento ai giovani, a non sentirsi sicuri della vittoria, a non trascurare la campagna elettorale, nulla più". Così conclude: "Ma quale fascismo, io non sono neanche di Fratelli d' Italia io sono di Forza Italia …
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