"Donna Assunta Almirante era diventata l’icona della Destra italiana, custode di quella fiamma che ardeva nel simbolo della partito fondato dal suo Giorgio.
Donna forte con una intelligenza vivace, pronta a capire fulmineamente e istintivamente la situazione in tutti i contesti, da quello familiare a quello sociale e politico, ha avuto, a suo modo una forte influenza sulla vita di Giorgio Almirante. Sempre al suo fianco e all’ombra sua, non gli faceva mancare il suggerimento del suo intuito femminile. Dopo la scomparsa del grande leader ha saputo custodire i valori della Destra diventando un punto di riferimento per tutte le successive generazioni di dirigenti e militanti".
Lo scrive sulla sua pagina Facebook Luciano Schifone, storico esponente della destra partenopea nel Movimento Sociale Italiano prima, in Alleanza Nazionale poi, ora dirigente nazionale di Fratelli d'Italia.
Ferma e granitica Vestale a difesa della Ortodossia missina, sapeva essere presente nella società moderna anche con la Fondazione Giorgio Almirante, che appunto non voleva essere solo celebrazione del passato, ma anche attualizzazione del pensiero e delle intuizioni del Grande Segretario missino. Critica verso AN e refrattaria verso l’annullamento della Fiamma nel PDL, seppe però mantenere i rapporti umani con tutte le personalità della Destra Italiana.
Io non posso dimenticare il rapporto affettuoso chi mi ha concesso per anni privilegiandomi della sua amicizia e della sua frequentazione con le sue numerose presenze a Napoli, città alla quale era legata sentimentalmente sin dai tempi della famosa campagna elettorale del 1980, quando il Msi con la battaglia ‘Per Almirante Sindaco’ conquistò 18 consiglieri comunali e sostanzialmente anticipò il concetto di elezione diretta del Sindaco. A Napoli poteva compiacere la sua passione per la lirica al San Carlo ed amava passeggiare per il Centro Storico dove si lasciava coinvolgere dall’ affetto e dalla simpatia dei napoletani che la riconoscevano e la circondavano con ammirazione.
Ferma e granitica Vestale a difesa della Ortodossia missina, sapeva essere presente nella società moderna anche con la Fondazione Giorgio Almirante, che appunto non voleva essere solo celebrazione del passato, ma anche attualizzazione del pensiero e delle intuizioni del Grande Segretario missino. Critica verso AN e refrattaria verso l’annullamento della Fiamma nel PDL, seppe però mantenere i rapporti umani con tutte le personalità della Destra Italiana.
Io non posso dimenticare il rapporto affettuoso chi mi ha concesso per anni privilegiandomi della sua amicizia e della sua frequentazione con le sue numerose presenze a Napoli, città alla quale era legata sentimentalmente sin dai tempi della famosa campagna elettorale del 1980, quando il Msi con la battaglia ‘Per Almirante Sindaco’ conquistò 18 consiglieri comunali e sostanzialmente anticipò il concetto di elezione diretta del Sindaco. A Napoli poteva compiacere la sua passione per la lirica al San Carlo ed amava passeggiare per il Centro Storico dove si lasciava coinvolgere dall’ affetto e dalla simpatia dei napoletani che la riconoscevano e la circondavano con ammirazione.
Donna di grande cultura e sensibilità sapeva dare a tutti una parola di cordialità e di incoraggiamento, sempre disponibile e generosa con gli amici, tagliente con gli avversari, feroce con i traditori. Nonostante l’età avanzata fino all’ultimo ha continuato a far sentire la sua arguta ed acuta parola sulla società e sulla politica nazionale, per questo ci mancherà .
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