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giovedì 7 aprile 2022

Il disastro di Piazza Municipio e le lacrime di coccodrillo della destra parruccona. L'analisi di Luigi Mercogliano


 Sullo scempio compiuto su Piazza Municipio( pubblico di proposito una foto di come era e come e' purtroppo diventata) non le manda a dire il collega Luigi Mercogliano, storico esponente della destra cittadina, già candidato a sindaco per il Popolo della Famiglia nel 2016, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook che riporto volentieri e integralmente. Scempio reso possibile dall'inconsistenza di una destra definita parruccona che ora piange lacrime di coccodrillo 

Mi fanno ridere quegli esponenti di destra che si lamentano da giorni per come è stata restituita alla città Piazza Municipio dopo vent'anni e più (forse trenta) di lavori. La piazza prima di essere ingabbiata dai cantieri era uno splendore. Oggi, così come è stata restituita ai napoletani sembra, anzi è, una distesa di cemento che assomiglia più a una pista di atterraggio o a un'autostrada, che ad una piazza prestigiosa della Capitale del Mezzogiorno. Sinceramente, però, tutti si possono lamentare tranne che gli esponenti di quella destra parruccona tardo missina, confluita senza fiatare prima in Alleanza Nazionale, quindi sempre senza profferire parola alcuna, liquefattasi prima nel Pdl, poi in Ncd; quindi, oggi trionfante e orgogliosa con tanto di prole al seguito, bellamente e fieramente pronta ad essere "premiata" per fedeltà alla corte di Giorgia e Fratelli d'Italia. Eh no, quella destra non può proprio permettersi di parlare. Dov'era, infatti, quella destra insulsa e imbelle, informe in consistenza politica e identità culturale, quando si trattava di fare opposizione vera a Bassolino, Iervolino e De Magistris? Ah si, era tutta concentrata ad accasarsi di qua e di là, chi con Gasparri, chi con La Russa, chi con Berlusconi e finanche qualcuno con Angelino Alfano e persino con Lettieri per fare il dispettuccio al ras di turno di Fratelli d'Italia (Marcello Taglialatela, ndr). Poi c'è stata la stagione dell'infatuazione per Salvini e la Lega Meridionale, il Partito nazionale che al Sud non ha mai sfondato. Poi Giorgia è risalita nei sondaggi e allora tutti a sgomitare nuovamente per accreditarsi col romano di turno, cercando chi tramite Salerno chi direttamente alzando il telefono e chiamando i nuovi capi del partito (cognati e parenti della Meloni, ndr), per ritagliarsi un posto al sole romano che si è sempre rivolto con fastidio verso Sud fin dai tempi di Fini. Si, certo, è vero, qualcuno mi potrebbe pure rispondere che anche io, a fasi alterne, sono stato ora di qua e ora di là a cercare spazio, senza mai trovarlo veramente aggiungo con onestà. Siamo tutti orfani di una casa politica, d'altro canto. Ma c'è una bella differenza tra chi, come me, è venuto veramente dal basso e nel basso è rimasto nonostante i tanti sforzi profusi e i tanti secchi di colla e manifesti affissi e le botte prese e date coi compagni a Porta di Massa e Piazza del Gesù ai tempi del Fronte e di Aria e chi, come i satrapi della vecchia Fiamma degli anni d'oro e soprattutto i loro figli ben vestiti che non si sono mai sporcati le mani come me, ha vissuto nelle istituzioni stagioni politiche a cavallo di trent'anni di vita poltica partenopea e non ha prodotto alcun risultato tangibile né in città, né in Regione né ancor di più dal Parlamento nazionale e finanche dal Parlamento europeo. Eh già, perché qualcuno sospinto da centinaia di migliaia di voti è stato eletto finanche a Strasburgo per la Destra napoletana. E, al di là di qualche intervento propagandistico utile più alla propria causa - e nemmeno poi chissà quanto - e per niente a quella comune, nulla ha realmente prodotto come opposizione per Napoli e la Campania e nulla produce adesso al Comune di Napoli come opposizione a Manfredi e al nulla politico impastato col niente da Questi rappresentato. Quindi, cari amici del nulla a destra da trent'anni a questa parte, non vi riempite la bocca con l'indignazione per la piazza cementata, proponendo foto di prima e foto di adesso con i vostri inutili commenti. Chiedetevi, inveve, al di là della propaganda delle vostre persone poltiche nella quale siete indiscussi maestri, cosa avete fatto voi realmente per Napoli e per la Campania e per il Sud quando molti di voi potevano perché eletti nelle Istituzioni a vari livelli. E siccome la risposta già la sapete ed è una e una soltanto e cioè niente, fate una cosa buona per la città, tacete e risparmiateci la vostra indignazione della quale i napoletani per bene, veramente indignati per l'assenza da trent'anni della politica in città e della destra dalla scena politica cittadina e regionale, non sanno proprio cosa farsene.

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