Motore, azione, ciak si gira. Sono iniziate le riprese del cortometraggio “io sono Sergio (Rastrelli) e sono un vero fascista Napoletano”, a pubblicizzare l’evento, vergognosi manifesti affissi nelle strade di Napoli che ritraggono il protagonista, il coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, mentre fa il saluto romano in occasione del funerale del padre Antonio, l’ex governatore della Regione Campania.
Un manifesto di pessimo gusto in un momento di profondo dolore personale e di tutta la Destra Campania. Il vile attacco ha sorpreso gli organizzatori della manifestazione, non comprendendo la provenienza degli “spari”.
Visibili gli “spari” invece durante la manifestazione dove è stato distribuito un documento politico proposto dall’opposizione interna con intestazione: “Giorgia ma dove sei?”. Materiale Indirizzato principalmente all’onorevole Vincenzo Sofo, ospite d’onore, allo scopo di farlo consegnare nelle mani della leader del partito Giorgia Meloni per portarla a conoscenza dei malumori interni di iscritti, militanti e dirigenti di partito. Malumori, secondo gli autori, nei confronti dell’attuale dirigenza composta dai soli “yes man” e dai risultati poco lusinghieri rispetto al grande lavoro nazionale che ha portato Fratelli d’Italia come primo partito del Paese. Il documento si conclude, con la speranza di riportare equilibrio e giustizia all’interno del partito napoletano, chiedendo l’azzeramento delle cariche locali e di conseguenza dei propri nominati, dando il via al congresso sia cittadino che provinciale di Napoli come impegno dato durante il tesseramento del 2020. Significativa l’assenza del consigliere regionale Marco Nonno, del consigliere comunale Giorgio Longombardi e del neoeletto consigliere metropolitano Giuseppe Nocerino entrambi legati a Nonno. E’ proprio il caso di dire “non è buona la prima”.
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