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venerdì 24 settembre 2021

Taglialatela: nessun rientro in Fratelli d'Italia, lavoro alla selezione di una nuova classe dirigente





Marcello Taglialatela, storico esponente della destra partenopea, nel Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale, in Alleanza Nazionale, già assessore regionale della Campania durante il governo Rastrelli, deputato di Fratelli d'Italia, candidato a sindaco di Napoli alle scorse elezioni comunali, è stato tra gli animatori del movimento Quattro Zampe Partito Animalista che avrebbe dovuto partecipare alle comunali di domenica 3 e 4 ottobre con una propria lista a sostegno di Catello Maresca, candidato civico sostenuto dal centro destra. La lista come riporta il quotidiano Il Mattino è stata bocciata per assenza dell'atto principale nella documentazione e per mancata indicazione dei delegati di lista, nonostante ciò Marcello Taglialatela non farà mancare il suo sostegno a Catello Maresca indicando anche due candidati al consiglio comunale da votare come.
Sull'endorsement per Fratelli d'Italia, sulle comunali di Napoli, il futuro del centro destra, gli pongo alcune domande


1) Cinque anni fa, sei stato candidato a sindaco di Napoli con Fratelli d'Italia in alternativa al centro destra che schierava l'imprenditore prestato alla politica Gianni Lettieri, poi alle successive politiche non sei stato ricandidato con Fratelli d'Italia, dopo 2 anni annunci il tuo voto per il movimento politico guidato da Giorgia Meloni. E' un ritorno a casa?

Le sconfitte politiche del centrodestra napoletano sono iniziate 10 anni fa nel 2011, quando a Roma e Milano qualcuno ebbe la sciagurata idea di candidare un imprenditore che non aveva nessuna delle caratteristiche necessarie per conquistare il cuore dei cittadini. Cinque anni dopo lo stesso centrodestra, che aveva già perso le regionali del 2015, decise di riproporre Lettieri spianando la strada alla riconferma di De Magistris La mia candidatura era e rimane un atto di accusa nei confronti di quanti determinare all'epoca la nostra sconfitta. Dal 2018 non sono più parlamentare ma continuo ad amare la politica ed a sperare in un futuro migliore per la nostra città. Oggi, dopo la esclusione di tante liste e tanti candidati sono chiamato a scegliere per chi votare e lo faccio in modo trasparente, ma questo non comporta in alcun modo un mio rientro nel partito della Meloni.


2) Hai scelto come candidati Giorgio Longobardi ed Alessandra Caldoro con storie politiche diverse Ci puoi spiegare il perché?

Ho scelto di votare per Giorgio Longobardi ed Alessandra Caldoro perché entrambi rappresentano in modo diverso una idea della politica che mi piace. La candidatura di Giorgio Longobardi nasce nella tradizione politica della Destra sociale che Marco Nonno rappresenta da molti anni a Napoli, sopratutto per effetto delle battaglie popolari condotte in difesa di Pianura e del territorio flegreo. Alessandra Caldoro ha scelto con coraggio di candidarsi ed immagino che lo abbia fatto anche senza ascoltare i consigli del fratello. La conosco da molti anni e trovo nella sua passione politica un temperamento "fascistello" che merita sostegno ed incoraggiamento.


3) Il centrodestra, unito e coeso, con Stefano Caldoro conquistò a Napoli solo il 14,2% dei consensi finendo terzo come coalizione dietro al Movimento Cinque Stelle. Alla luce della mancata presentazione di ben 4 liste civiche tra cui quella della Lega denominata Prima Napoli non vede il rischio di un ulteriore ridimensionamento politico del centro destra?


La candidatura di Catello Maresca nasce anche per effetto delle precedenti sconfitte e del ridimensionamento della classe dirigente del centrodestra napoletano. Intorno alla sua figura si è creato un interesse ed un consenso che ha determinato la nascita di un movimento civico che nemmeno la esclusione di qualche lista ha rallentato. Sono convinto le elezioni riserveranno sorprese positive per quanti auspicano e desiderano la sconfitta della sinistra che ha così male amministrato Napoli negli ultimi 30 anni.


4) Il centro destra, con o senza alleanza Pd Cinque Stelle rischia di non conquistare il governo neanche una delle città capoluogo della Campania. Un antico proverbio dice : non c'è due senza tre. Per non perdere in Campania il centro destra coalizione che sondaggi alla mano vale tra il 46 ed il 49% cosa deve fare per tornare vincente?

Occorre ritornare alla politica fatta tra la gente e per la gente. Il centrodestra, ma sopratutto la destra napoletana deve lanciare una sfida globale sulla idea di città che si vuole disegnare per Napoli. Il fallimento di Bagnoli, i ritardi nella riconversione di Napoli Est, il declino delle attività portuali, la paralisi urbanistica delle periferie e del centro storico sono le sfide che segneranno la nostra capacita di tornare ad essere credibili nella capacità di governare.


5) Quali sono i tuoi prossimi obiettivi politici e/o metapolitici?

Ho già detto più volte e pubblicamente di non avere alcuna intenzione di tornare ad essere candidato. Sono stato consigliere comunale di Napoli dal 1983 e poi consigliere regionale, assessore e poi parlamentare. Dalla politica ho ricevuto tante soddisfazioni e spero di aver ricambiato la fiducia e la stima di tante persone con la dedizione dimostrata in difesa del territorio, la coerenza delle mie scelte e la trasparenza delle mie azioni. Oggi ho quasi 66 anni e la mia speranza più significativa e" quella di selezionare una nuova classe dirigente che sappia interpretare la politica come passione e capacità di realizzare progetti che possano difendere e migliorare Napoli


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