Michele Conte, nostro attento lettore, ci ha inviato un contributo sul sabato politico, vissuto a piazze invertite, da Giorgia Meloni, protagonista di un comizio affollato in piazza del Duomo a Milano e Matteo Salvini impegnato in una riuscita manifestazione elettorale in un quartiere periferico di Roma.
Giorgia Meloni ha lanciato la sfida al Partito Democratico nella capitale economica del paese, Matteo Salvini è pronto a fornire risposte ai disagi delle periferie capitoline , dopo 5 anni di malgoverno del Movimento Cinque Stelle. I leader sovranisti si sono scambiati le città del "cuore" incrociando la volontà dei sindaci di riferimento: il leader di Fratelli d'Italia nel capoluogo lombardo a fianco di Luca Bernardo, il "capitano" leghista nella città eterna a sostegno di Enrico Michetti. Tutto ciò per manifestare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, del tasso di maturazione dei rispettivi progetti politici,
La Meloni alla conquista del Nord produttivo, dove oggi la destra sogna percentuali mai viste,neanche ai tempi di Alleanza Nazionale. Salvini conferma l'idea forza di una Lega nazionale, provando a radicarsi al Centro sud, perché il buon governi della Lega deve essere destinato a tutti gli italiani. Vedendo il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, siamo di fronte ad un esempio di sana competizione, nell'interesse della coalizione, che è maggioranza, somdaggi alla mano, ma che alle amministrative non riesce a conquistare il governo delle grandi citta' (Roma, Milano, Torino, Napoli).
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