La politica finisce in farsa quando un partito(Lega)punta ad essere il primo partito nazionale e vorrebbe esprimere il candidato premier per la coalizione di centrodestra alle prossime elezioni politiche non riesce a presentare, non per colpa del fatto avverso, la propria lista nella terza città d'Italia. La Lega, in salsa napoletana, temendo una Waterloo, come un qualsiasi studente universitario impreparato, piuttosto che farsi bocciare,magari anche a libretto dal professore, salta l'esame optando per l'autobocciatura. A Napoli Catello Maresca, candidato sindaco civico, sostenuto dal centro destra non saprà mai quanti consensi che riceverà avranno matrice leghista, poiché la lista Prima Napoli non comparirà sulla scheda elettorale. Al di là della giusta indignazione da parte dei candidati, che hanno speso il loro nome e la loro storia per un progetto,è plausibile pensare che in vista delle politiche, un risultato scadente nella capitale del mezzogiorno non sarebbe stato d'aiuto a Salvini, aspirante candidato premier.
La ritirata della Lega da Napoli diventa occasione di crescita per Forza Italia e Fratelli d'Italia per avere maggior peso politico in futuro.D'altronde a Napoli il movimento politico guidato da Matteo Salvini è il tallone d'Achille della coalizione. Per Forza Italia è l'occasione giusta per recuperare consensi e dimostrare una certa vitalità per Fratelli d'Italia e' l'occasione per dimostrare che a differenza della Lega, è un movimento politico radicato su tutto il territorio. Se Fratelli d'Italia riuscirà concretizzare il momento d'oro, sondaggi alla mano, che sta attraversando, potrebbero cambiare i rapporti di forza nel centrodestra campano in vista delle politiche.
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