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lunedì 29 giugno 2020

Uto Ughi a Radio Padania: «Salvini mi piace. L’omofobia? Siamo schiavi del politicamente corretto»

«Io venduto a Salvini? Me ne frego totalmente della destra e della sinistra. (…) Bisognerebbe andare a monte, riflettere su tutta la cultura italiana, che è stata sempre dominio della sinistra. Anche perché la destra, va detto, faceva ben poco. Non si è mai fatta avanti più di tanto, e spesso ha messo la cultura da una parte»
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Uto Ughi, uno dei massimi esponenti della scuola violinistica italiana, nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano La Verità, come riporta il Napolista, il quotidiano on line di informazione e analisi politico calcistica diretto dal collega Massimiliano Gallo che precisa: «Non l’ho mai incontrato né conosciuto. Mi fa simpatia perché esprime idee forti. Io però non sono né di destra né di sinistra, sono un libero pensatore».
In Italia avevamo quattro orchestre sinfoniche – a Milano, Torino, Roma e Napoli – che erano la spina dorsale del nostro Paese. Sono state tutte smantellate, anche se due serate di Sanremo coprono i costi di un’intera stagione di un’orchestra. Di fronte a questo scempio non c’è stato alcun movimento, alcuna protesta.
Sono molto d’accordo con voi de La Verità quando vi occupate di certe derive Lgbt. A chi potrebbe mai piacere il progetto di legge contro l’omofobia? Ma le pare normale che uno non possa nemmeno esprimere le proprie idee? E dov’è la democrazia? Noi crediamo di vivere in una democrazia, ma siamo schiavi del politicamente corretto » .

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