Ma, aldilà delle beghe interne che sono affar loro, vogliamo far notare quanto sia ormai inutile il gay pride come manifestazione, in un momento nel quale - come dimostra ampiamente la brutta vicenda di Lorella Cuccarini, alla quale va la nostra solidarietà umana e politica - il mondo LGBT ha ormai lottizzato ampiamente tutti i posti di potere e nella società ormai essere gay ideologicamente schierato e militante di sinistra è praticamente un biglietto da visita per arrivare dove si vuole sia professionalmente che politicamente, sia nel pubblico che nel privato. Aprite un qualsiasi social e vi renderete conto che la discriminazione è assicurata a chi la pensa diversamente. Instagram, Facebook, Tiktok si sono lanciati nella campagna “Pride” censurando chi si esprime in modo opposto; per non parlare di RealTime o di Apple che hanno lanciato programmi al limite della decenza o giochini gayfriendly dove la sensualità è un mero step per passare al livello successivo. Ormai lo abbiamo inteso, la vera scelta rivoluzionaria non è certamente quella di continuare col pistolotto trito e ritrito dell'orgoglio gay. La vera scelta rivoluzionaria, invece, è quella dell'essere pro life e pro family per rivendicare il proprio diritto non negoziabile di dire la verità in un mondo di menzogna, continuando con coraggio ad 'alzarci in piedi' per gridare, questo si con orgoglio ed a testa alta, che un bambino può nascere soltanto da una mamma e da un papà , che l'unica forma di aggregazione sociale feconda e fertile su cui costruire una società sana e proiettata verso il futuro è la Famiglia naturale costruita attorno all'unione di un uomo e di una donna e sostenuta veramente e non soltanto a chiacchiere dallo Stato e che la Vita umana è un bene non disponibile da tutelare come Stato dal concepimento all'ultimo respiro. A questi principi per noi sacri e irrinunciabili, si aggiungano la libertà di educare e la libertà di opinione e di pensiero e azione, che in un Paese veramente democratico sono le basi su cui costruire la democrazia e la libertà degli individui. Per questo noi siamo schierati assieme a tutto il mondo pro life e pro family italiano per dire NO alla legge bavaglio Zan Scalfarotto, che vorrebbe negare a tutti i cristiani e i cattolici italiani la possibilità di affermare le nostre tesi e i nostri principi di verità e di giustizia sociale".
Massimiliano Esposito
Luigi Mercogliano
Popolo della Famiglia Napoli
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