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lunedì 29 giugno 2020

Mondragone: fischi, insulti, tensioni e scontri al comizio di Salvini che abbandona la piazza

Foto di Pasquale Gargano 
Qualche fischio, lancio d'acqua e soliti cori all'arrivo di Matteo Salvini. Clima di forte contestazione a Mondragone, comune di oltre 28 mila abitanti della provincia di Caserta all'arrivo di Matteo Salvini.
I manifestanti presenti in zona, poco più di un centinaio, compresi i rinforzi provenienti da Napoli, lo contestano al grido sciacallo, una ragazza espone un simpatico cartello abbiamo fatto tombola ed è uscito il 71 (l'uomo di merda), qualcuno lancia contro dell'acqua ricevendo un "bene, ho caldo", dal leader leghista.
Le forze dell'ordine hanno cercato di allontanare i contestatori ma con scarsi risultati. Dopo una carica di alleggerimento, senza feriti, la situazione è tornata alla normalità. Salvini è arrivato a bordo di un auto, scortato dalle forze dell'ordine, per una iniziativa in piazza a Mondragone nei pressi delle palazzine ex Cirio.


Un comizio davvero veloce. Durato forse due minuti d'orologio. Il tempo di qualificare i contestatori con il classico aggettivo di balordi dei centri sociali, il braccio armato della sinistra che preferisce abusivi e camorra ai cittadini perbene. D'altronde, secondo Salvini, il problema di Mondragone si chiama camorra, mi dispiace che i centri sociali preferiscono la delinquenza alla legalità.
Ci hanno tagliato i fili dell'elettricità, ma se pensano di farci paura con due uova hanno sbagliato persona tanti cittadini e immigrati perbene ci chiedono di essere qui.
Una decina di minuti dopo la fine del brevissimo comizio del leader leghista ci sono stati scontri tra antagonisti e forze dell'ordine concluse con il ferimento di un giovane militante della sinistra.
Di idee per il rilancio della zona costiera della provincia di Caserta neanche l'ombra. Di slogan triti e ritriti invece piene le sacche. La campagna elettorale per le regionali è cominciata. Con qualche centinaia di voti in più ne esce, seppur sconfitto, Matteo Salvini e la sua Lega, mentre anche Insurgencia e Potere al Popolo, oggi in piazza, acquistano maggiore visibilità. A Mondragone, domani tutto sarà tremendamente tale e quale.

1 commento:

  1. Le zecche hanno rotto le scatole...credono di dettare l'autorizzazione o meno del diritto di parlare....loro organizzano solo agguati e tafferugli

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