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lunedì 11 maggio 2020

Silvia Romano, Sgarbi: siamo diventati complici degli jihadisti


Per lo Stato Italiano Silva Romano vale più di Aldo Moro, lo dicono i fatti: Moro è morto perché le istituzioni decisero di non trattare con i terroristi, mentre in questo caso il governo ha dato 4 milioni ai carcerieri islamici. Abbiamo finanziato chi combatte l'occidente: siamo diventati complici degli jihadisti. 
In estrema sintesi, questo è il pensiero di Vittorio Sgarbi, rispondendo alle domande del collega Alessandro Gonzato nel corso di una intervista rilasciata al quotidiano Libero di cui riportiamo alcune domande e risposte.


Qualcuno però la starà chiamando anche per chiederle cosa ne pensa della liberazione della giovane volontaria...
È  stata una operazione mercantile, altro che diplomatica o politica.

Cosa intende?
Lo Stato ha accettato un ricatto ed ha favorito il terrorismo. Ecco, adesso per colpa sua,mi è venuto in mente il capo delle sardine, come si chiama... Santori che l'altro giorno ha scritto su Twitter che Moro è stato ucciso dalla Mafia anziché dalle Brigate Rosse

Lei non avrebbe pagato il riscatto della Romano?
Si tratta di una vittoria umana, è chiaro, come si fa non essere contenti della liberazione? Però, visto che il governo nega di aver pagato, ci dica in che modo l'hanno liberata.Abbiamo il diritto di saperlo. Io non voglio sapere quanto hanno pagato, ma chi ha trattato, come si chiama, a che categoria appartiene e come hanno fatto ad ottenere il risultato per via diplomatica. Tutte domandi alle quali Conte non potrà mai ovviamente rispondere.

Il premier ha detto che è stata un'operazione di intelligence.
Intelligence con Luigi Di Maio, ministro degli Esteri? Impossibile.

Però prima non ha risposto: è giusto pagare il riscatto?
Non dico che sia stato sbagliato, ma il fatto che lo Stato paghi i terroristi legittima qualsiasi trattativa, anche con la mafia. Se stabiliamo che la vita è più importante di tutto, allora non ha più senso parlare di trattative Stato-Mafia ma di ragion di Stato, che dunque vale per ogni situazione in cui di mezzo c'è la vita di una persona. La liberazione di questa ragazza è una vittoria umana, lo ripeto, ma è una sconfitta sotto tutti gli altri punti di vista. E non si può nemmeno tacere che abbiamo finanziato i terroristi mentre fino a pochi giorni fa fioccavano le multe contro chi correva da solo in spiaggia, una cosa di una demenzialità assoluta.


La ragazza è stata segretata per un anno e mezzo da un gruppo di fanatici musulmani e una volta liberata ha rivendicato con fierezza la sua conversione all'Islam.
E' una cosa che amareggia, ma in qualche modo posso comprenderla.

Si spieghi.
Evidentemente ha maturato sul serio certe convinzioni, come quelle secondo cui l'occidente ed il capitalismo sono il male. Sono concetti folli, è ovvio, ma probabilmente è stata colpita dalla sindrome per cui tu, rapito, col passare del tempo non ti senti più la vittima e cominci a pensare che sei stato imprigionato in quanto colpevole, perché sei l'incarnazione della parte sbagliata del mondo.

Appena liberata non ha detto grazie alle istituzioni o agli italiani, ma sono stata forte.
La capisco: la ragazza non può sapere in che modo è stata tolta dalle mani dei sequestratori, quindi si è limitata a dire: sono salva perché ho avuto le palle.

Conte si è precipitato in aeroporto ad accoglierla con il favore delle telecamere. L'ha anche abbracciata, contravvenendo alle regole che lui ha imposto a 60 milioni di persone.
In sostanze le ha detto "ti hanno liberato dalla prigionia dei terroristi ma ora sei finita sotto quella del nostro governo"

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