L’ultimo attacco al modello Riace di Mimmo Lucano arriva con un atto di citazione civile. Obiettivo, l’associazione “Città Futura”, cuore di quel sistema di accoglienza e integrazione nato nella Locride e divenuto modello nel mondo, che l’amministrazione a trazione leghista del sindaco Antonio Trifoli spera di lasciare senza casa. Per il Comune, Palazzo Pinnarò, l’edificio del borgo antico in cui l’associazione fin dalla nascita ha messo radici, deve tornare in mani pubbliche.
Per questo, il Comune ha citato in giudizio Città Futura che nel 2019 lì ha acquistato un appartamento, Unicef, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia che glielo ha venduto, la Soprintendenza dei Beni storici e Artistici, “colpevole” di non aver vigilato sulla procedura e per non sbagliare anche il ministero.
A detta della Giunta Trifoli, hanno sbagliato tutti la procedura. Anche l’amministrazione – sostiene, avrebbe dovuto essere interpellata e messa in condizioni “di esercitare il proprio diritto di prelazione” sull’acquisto dell’immobile di interesse storico- artistico, dunque sottoposto a vincolo come ci racconta la collega Alessia Candito in un interessante articolo pubblicato sulle colonne virtuali de L'Espresso.
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