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domenica 3 maggio 2020

Mercogliano: alla berlina come la Botteri. Ma io ero solo candidato sindaco

Luigi Mercogliano, leader campano del mondo pro life, già candidato a sindaco di Napoli alle scorse elezioni amministrative per Il Popolo della Famiglia, ricorda quando fu messo alla berlina, dal principale quotidiano cittadino partenopeo, come stessa sorte è capita alla collega Giovanna Botteri, corrispondente della Rai dalla Cina.
Per il candidato sindaco Mercogliano non ci furono, salve rare eccezioni, poco rumorose, levate di scudi contro un modo vile e volgare di fare informazione.


Quando il più grande (una volta) quotidiano napoletano mi fece oggetto di 'body shaming', come va di moda dire adesso, in piena campagna elettorale per il sindaco di Napoli, non ho assistito a una comune levata di scudi contro un modo indiscutibilmente vile e volgare di fare informazione.
Con le dovute differenze che, ovviamente, ci sono tra me e una giornalista come #GiovannaBotteri, mi permetto di dire che l'attacco da lei subito è lo stesso che ho subito io dalla penna sgrammaticata ("ha tratti") di un giornalista definito da tutto il mainstream regionale uno dei massimi esponenti della cultura partenopea e meridionale.
In verità, però, una differenza tra la mia vicenda e quella della Botteri c'è. Ed è il fatto che lei è stata oggetto di satira, forse volgare e fuori luogo, ma pur sempre satira. Io partecipavo ad una tribuna elettorale in #Rai assieme agli altri candidati sindaco di Napoli. Ma, ovviamente, la Botteri è la Botteri. E poi è di sinistra, è parte del sistema. Io no.

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