è il mondo all'incontrario".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Gian Marco Centinaio, già ministro delle Politiche Agricole del primo governo Conte ed esponente di primo piano della Lega.
Qui di invisibile, precisa l'esponente del movimento politico guidato da Matteo Salvini, c'è soltanto lei, che si dimentica le sofferenze e le aspettative di un settore fondamentale come la nostra agricoltura.
La smetta, insiste Centinaio, di giocare con il destino delle persone, di prendere a schiaffi chi ha pagato senza colpe una crisi tremenda, si renda conto che fa il ministro della Repubblica e che non lavora per le Organizzazioni non governative.
Oggi, conclude Centinaio, serviva la politica, la riduzione del costo del lavoro per la filiera, i voucher, invece ci ritroviamo con il solito buonismo d'accatto di cui il nostro paese non sa che farsene.
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