“Bugie infondate diffuse dai media Usa”
Il portavoce dell’Lna Ahmed Mismari ha prontamente smentito le accuse del comando americano, definendole “voci e bugie infondate diffuse dai media” statunitensi. Ha ricordato che la scorsa settimana l’Lna ha riparato quattro vecchi jet libici e ha annunciato una nuova offensiva aerea contro le milizie del Gna. Nel presentare le foto esibite come prova, l’Africom ha precisato che le caratteristiche di identificazione dei velivoli erano stati rimossi dalle fusoliere. Si tratta, tuttavia, di un dettaglio poco significativo, infatti i moderni sistemi radar dispongono di una elettronica avanzata e di sistemi di rilevamento amico-nemico (IFF) altamente sofisticati che possono facilmente identificare qualsiasi apparecchio militare.
In realtà, gli americani hanno presentato delle immagini sfocate che ritraggono aerei militari russi in volo. Non è chiaro dove e quando sono state scattate le foto. Vale la pena ricordare che aerei Nato e aerei russi si accompagnano spesso reciprocamente nelle zone d’aria di confine e, nel corso del conflitto siriano, accadeva che si incontrassero spesso in volo. Tra le prove esibite dagli Stati Uniti c’è una foto di scarsa qualità che ritrae un Su-24 senza alcuna indicazione di luogo e di orario, inoltre la parte inferiore dell’immagine è stata tagliata come se si volesse nascondere qualcosa. Un’altra foto, questa volta a colori, ritrae un Su-35, ma anche qui è riscontrabile una forte elaborazione dell’immagine, senza che Africom ne spieghi la ragione.
La base aerea russa in Siria
Ma non è tutto. Scorrendo le altre fotografie esibite come prova, ce ne sono alcune in cui si riconoscono le piste della base aerea russa di Hmeimim in Siria come ci racconta il collega Alberto Santoni dalle pagine de Il Primato Nazionale, in un interessante articolo che potete leggere cliccando qui
Ma non è tutto. Scorrendo le altre fotografie esibite come prova, ce ne sono alcune in cui si riconoscono le piste della base aerea russa di Hmeimim in Siria come ci racconta il collega Alberto Santoni dalle pagine de Il Primato Nazionale, in un interessante articolo che potete leggere cliccando qui
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