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lunedì 27 aprile 2020

Il triste destino dei Cinque Stelle: sedotti e abbandonati


di Antonio Mazzella

Poveri pentastellati, sedotti ed abbandonati, ed intendo coloro che, in buona fede, avevano sostenuto e votato il movimento di Di Maio e compagnia... sono piuttosto disorientati, i più, fra loro, quelli ancora capaci di senso critico, che sanno tenere gli occhi aperti, guardare, e vedere, quel che succede... abbandonati a loro stessi, ed agli umori di una tifoseria cieca ed ottusa, che storicamente pare somigliare alla frangia più giacobina, ai più estremisti, fra i seguaci del Roberspierre degli anni del "Terrore".. mentre ormai i loro rappresentanti istituzionali, pur senza avere ancora mascelle fracassate, e calzari poggiati sugli scalini che portano al patibolo, si avviano ad un tramonto politico parimenti definitivo... perchè per quanto si arrampichino pateticamente sugli specchi, è di tutta evidenza, come abbiano tradito, ogni giorno un po' di più, il loro stesso elettorato... Già...è bastato metterli alla prova, per distruggerli, questi "casaleggio's boys"... come è stato scritto testualmente, (su "il Secolo d'Italia", quotidiano della Fondazione AN, diretto da Francesco Storace), con inappuntabile realismo, "lo spogliarello politico di Di Maio con Zingaretti, ha fregato il primo e premiato il secondo, decisamente più furbo e avvezzo alla politica". Ormai quei grillini che per grazia ricevuta siedono in parlamento, non si cimentano neanche più nel contrastare il mes, il cosiddetto "fondo salvastati" che avevano indicato come da cancellare, fra i punti cruciali del loro programma elettorale, e infatti solo sette di loro hanno votato un odg in tal senso... tutti gli altri, come gli hanno urlato altri loro colleghi, sono "venduti"? Sono usciti dall'aula accompagnati da questa parola, e con la coda fra le gambe... E senza alcuna etica, in un momento così delicato, senza adeguati confronti dialettici, nè politici, di sorta, hanno rinunciato a combattere la gestione Eni, (quella sempre osteggiata, dell’amministratore delegato in carica), per ottenere la poltrona di una presidenza connivente, accodandosi alle logiche della peggior partitocrazia, che chiamavano quella del partito di Bibbiano... ...e di quale onestà pretendano di parlare, ancora, dovranno spiegarlo ai loro elettori... A noi non serve, tutt'altro... ci infastidisce lo stridío di unghie sugli specchi... beh, poveracci davvero, condannati dalla "sindrome della poltrona" ad un silenzio complice, adesso tacciono su Bibbiano. E, più per convenienza, che per una vergogna che non mostrano di conoscere, o un pudore che proprio non hanno, non parlano di Sideri. Preferiscono restare al governo, in ginocchio, piuttosto che alzarsi in piedi, con dignità, e consentire al popolo di tornare al voto... consapevoli di quanto abbiano saputo demeritare la fiducia ricevuta. Eppure non devono aver ancora del tutto dimenticato che, ancora, il popolo è sovrano, in libere elezioni... e sarà, forse, perchè lo rammentano bene, che invece di dare la parola all'elettorato, si sono abbarbicati ai braccioli di scranni, per l'occasione condivisi con piddini e cespuglietti vari... come rampicanti, invadenti e dannosi, ma sconfitti in partenza da un solo diserbante: il voto. Pretendono di essere considerati il movimento delle cinque stelle, ma non sono altro che un partito dalle mille posizioni, che al popolo vorrebbero lasciane solo una, obbligata, che lo renderebbe inerme, imposta senza possibilità di scelta, a 90°. Invece, non appena si tornerà a votare, sarà il popolo stesso, a riscattare questa Nazione, consegnandone il timone ad altri, che non siano quell'azzimato burattino di conte, questi cerchiobottisti da un insulso pressapochismo di convenienza, ed i loro sinistri alleati. Sono ormai insopportabili, nel loro delirio di onnipotenza. E la gente è stanca.

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