Meloni dovrebbe sapere che se lei è libera di dire ciò che vuole e di essere parlamentare, lo deve anche e soprattutto ai partigiani comunisti, socialisti, democristiani, liberali e persino monarchici che lottarono e vinsero contro i fascisti e i nazisti e che scrissero la Costituzione".
Lo afferma Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, esponente di primo piano del Partito Democratico in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook dove precisa: " se invece avessero vinto loro, i fascisti e nazisti, l'Europa si sarebbe trasformata in un immenso campo di concentramento, in una dittatura spietata, violenta e senza nessuna libertà.
La storia non si ripete, precisa Rossi, e Guccini non voleva certo inneggiare alla lotta armata: intendeva solo richiamare il valore e gli ideali della lotta partigiana, nell'impegno contro il centro destra che disconosce la liberazione ed il 25 aprile.
Per questo motivo, d'ora in poi, dichiara Rossi, verso la Meloni e Salvini il centro destra da loro rappresentato mi rivolgerò chiamandoli fascio-leghisti. È il nome giusto che spetta loro, per iloro ascendenti e per la cultura politica che li accomuna.
Per Berlusconi è diverso, non è un fascio-leghista, precisa il governatore della Toscana, è stato un imprenditore e un politico di destra spregiudicato, il cui torto principale è stato quello di allearsi con i nipotini di Almirante e Mussolini, legittimandoli al governo.
Anche ora Berlusconi prende le distanze da Meloni e da Salvini ma poi corre subito a dichiarare che l'unità con loro non è discussione.
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