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mercoledì 25 dicembre 2019

Cassano Irpino: 50 sardine in assemblea. Il sindaco leghista ironizza: Cassano non è un paese per sardine

Non poteva esserci la partecipazione in massa di Bologna, né l'adunata oceanica di Roma, ma non era questo l'obiettivo delle sardine irpine che si sono riunite nel pomeriggio di lunedì 23 dicembre a Cassano Irpino, comune di poco più di mille abitanti dove la Lega ha conquistato alle ultime europee la più alta percentuale di consensi della Campania.
Cassano Irpino d'altronde è l'unico comune della provincia di Avellino ad essere governato da un sindaco leghista.
A Cassano Irpino, c'erano comunque una cinquantina di sardine provenienti da Avellino e provincia che hanno dato luogo alla prima assemblea lontana dal capoluogo.
Un tentativo di sconfinare nei luoghi più interni e sconfinati della provincia, al fine di raccogliere opinioni ed allargare il numero dei consensi e delle simpatie per il movimento.
La platea è variegata: giovani, famiglie, lavoratori, pensionati. Un romantico cerchio di sgabelli bianchi, uno scatolone nel quale depositare idee e pensieri su foglietti di carta. L'obiettivo: la redazione di un documento per la classe dirigente del movimento, anche in vista di un ipotetico debutto delle sardine in politica, alle prossime regionali della Campania, previste per la tarda primavera del 2020.
A spiegare il senso dell’iniziativa è Claudio Petrozzelli, che chiarisce ciò che anima le sardine: “a noi non interessa la polemica con la Lega o con il sindaco, ci interessava incontrare la gente e lo abbiamo fatto”. Su Facebook però il sindaco Salvatore Vecchia ironizza postando alcune foto. “Cassano non è un paese per sardine”

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