Con il termine "marocchinate" si indicano le donne, che durante la seconda guerra mondiale, in Italia, per lo più nel frusinate, subirono la violenza degli stupri da parte dei vincitori, i cosiddetti buoni e liberatori.
Crimini orrendi nei confronti delle donne, avvenute per risentimento nazionale dovuto alla dichiarazione di guerra dell'Italia, come afferma Emiliano Ciotti, presidente dell'associazione nazionale Vittime delle Marocchinate, un'associazione che si occupa di tutelare i diritti delle donne della provincia di Frosinone stuprate dai goumier inquadrati nel corpo della spedizione francese in Italia, alla luce di un eccezionale ritrovamento di un documento trovato all'Archivio di Stato.
Massimo Ruspandini, senatore di Fratelli d'Italia, in una nota, diffusa alla stampa, chiede l'istituzione di una giornata in ricordo delle donne vittime di questo crimine orrendo.
L'esponente di Fratelli d'Italia precisa: è fondamentale non fermarsi. E continuare a fare luce sui sanguinosi atti che hanno insanguinato i territori del Lazio fino all’Italia settentrionale. Sugli stupri di massa e sulla vergogna assoluta di cui si sono macchiate le truppe marocchine in forza ai francesi contro l’inerme popolazione italiana durante la seconda guerra mondiale».
«Ringrazio Emiliano Ciotti, precisa ancora Ruspandini, per la sua incessante opera di ricerca della verità storica. Proseguita nonostante le mille difficoltà del noto clima di oscurantismo filo francese e anti-italiano. E appoggio totalmente il suo monito. Mentre il Macron chiede di intitolare vie e piazze francesi ai magrebini noi chiediamo che venga istituita una Giornata nazionale in ricordo delle vittime delle “Marocchinate”».
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