"Obiettivo raggiunto, non c’era un buco libero. Eravamo 15mila persone. La gente era molto felice e non c’era malumore": Mattia Santori, uno dei quattro organizzatori del flash mob delle sardine, interpellato dall’AGI, non nasconde la soddisfazione per la manifestazione andata in scena questa sera in piazza Maggiore, in netta contrapposizione alla convention della Lega al Paladozza di Bologna.
Sul Crescentone, la parte rialzata della piazza, sfidando la pioggia si sono radunate migliaia di persone. Con un richiamo alla sardina (di cartone o disegnata sui vestiti) i
manifestanti hanno risposto alla chiamata lanciata su Facebook dai quattro trentenni amici da una vita: Mattia, ricercatore; Roberto, ingegnere; Giulia, fisioterapista e Andrea, guida turistica, al "debutto" nella politica attiva.
L’obiettivo dei promotori era superare numericamente la capienza di 5.570 persone del Paladozza. Alle 20.30 in punto e’ scattato il flash mob. Prima, tutti muti come
sardine, poi e’ stata diffusa la musica di Lucio Dalla con il brano "Come e’ profondo il mare". Spontaneamente i manifestanti hanno infine intonato, un passaggio di "Bella Ciao". A coprire le "sardine" due enormi striscioni con scritto: "Bologna non abbocca" e l’Emilia Romagna non si lega"."Serviva un richiamo diverso dal solito. Abbiamo disintegrato - ha detto Santori - la retorica delle altre piazze leghiste. E’ stato un messaggio forte e chiaro che forse e’ servito piu’ a noi che a loro".
Al termine del flash mob e’ stato letto alla piazza un testo scritto dagli organizzatori: "in molti avete chiesto di continuare in questa avventura - e’ il passaggio finale - di vincere anche le prossime battaglie. Sicuramente ripeteremo l’invasione delle sardine anche in altre citta’ della nostra regione e avremo bisogno di voi".
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