"Io capolista dappertutto? Vediamo, non ci sono problemi, dobbiamo parlarne, ma tendenzialmente sì". Silvio Berlusconi conferma ai colleghi dell'Adnkronos l’intenzione di correre in tutta Italia alle europee per rilanciare Forza Italia in Europa e sfidare i sovranisti a Bruxelles.
L’ex premier manda un messaggio preciso anche a Matteo Salvini e, insieme ad Antonio Tajani, si fa portavoce dei moderati europeisti, provando a recuperare voti azzurri in prospettiva delle politiche.
Il leader azzurro assicura che non ci sono malumori all’interno del partito, ma, raccontano, c’è sempre agitazione a Strasburgo tra le fila degli eurodeputati forzisti, perché la versione pigliatutto di
Berlusconi con la discesa in campo in tutte e cinque le circoscrizioni, penalizzerebbe, per effetto della parità di genere, i candidati maschi. In particolare, quelli (anche alcuni big) al Sud e
nelle Isole. Se il presidente di Fi dovesse presentarsi ovunque, infatti, per il meccanismo della legge elettorale, tirerebbe la volata alle quote rosa, lasciando a bocca asciutta chi si trova nelle liste
dal terzo posto in poi. Di conseguenza, sarebbero avvantaggiate solo le donne, che, in accoppiata con il Cav, farebbero en plein di voti, togliendo preferenze ai colleghi uomini.
Fulvio Martusciello, eurodeputato uscente riconfermato, minimizza: "Siamo tutti onorati di avere il nostro leader capolista dappertutto. Non mi frega nulla della mia vicenda personale, avanti con Berlusconi, io voterò innanzitutto lui".Sul tavolo di palazzo Grazioli, raccontano, ci sarebbe poi sempre il caso di Antonio Tajani. Sempre per la rappresentanza di genere, il numero due del partito e attuale presidente del Parlamento Ue dovrà correre terzo, (probabilmente al Centro, sua circoscrizione d’elezione) dietro Berlusconi e una forzista, rischiando di uscirne azzoppato. Tant’è che qualcuno scommette che alla fine il leader azzurro potrebbe lasciare il Centro’ al suo vice.
Il leader azzurro assicura che non ci sono malumori all’interno del partito, ma, raccontano, c’è sempre agitazione a Strasburgo tra le fila degli eurodeputati forzisti, perché la versione pigliatutto di
Berlusconi con la discesa in campo in tutte e cinque le circoscrizioni, penalizzerebbe, per effetto della parità di genere, i candidati maschi. In particolare, quelli (anche alcuni big) al Sud e
nelle Isole. Se il presidente di Fi dovesse presentarsi ovunque, infatti, per il meccanismo della legge elettorale, tirerebbe la volata alle quote rosa, lasciando a bocca asciutta chi si trova nelle liste
dal terzo posto in poi. Di conseguenza, sarebbero avvantaggiate solo le donne, che, in accoppiata con il Cav, farebbero en plein di voti, togliendo preferenze ai colleghi uomini.
Fulvio Martusciello, eurodeputato uscente riconfermato, minimizza: "Siamo tutti onorati di avere il nostro leader capolista dappertutto. Non mi frega nulla della mia vicenda personale, avanti con Berlusconi, io voterò innanzitutto lui".Sul tavolo di palazzo Grazioli, raccontano, ci sarebbe poi sempre il caso di Antonio Tajani. Sempre per la rappresentanza di genere, il numero due del partito e attuale presidente del Parlamento Ue dovrà correre terzo, (probabilmente al Centro, sua circoscrizione d’elezione) dietro Berlusconi e una forzista, rischiando di uscirne azzoppato. Tant’è che qualcuno scommette che alla fine il leader azzurro potrebbe lasciare il Centro’ al suo vice.
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