Nei giorni scorsi il senatore dei Cinque Stelle Matteo Mantero ha depositato in Senato un disegno di legge per legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati, registrando però l'immediata frenata del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana che dichiarò: "le proposte sulla legalizzazione dell'uso della cannabis non sono concordate.Si tratta infatti di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell'agenda della Lega. Ci sorprende quindi che vengano presentati disegni di legge che sembrano più provocazioni che altro".
La proposta del Movimento Cinque Stelle sulla cannabis non passerà mai e non è nel "Contratto di governo". Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini a margine dell'inaugurazione della sede dell'Unione Generale del lavoro a Milano, aprendo così, dopo la Tav, un nuovo fronte di scontro con gli alleati.
Nei giorni scorsi il senatore dei Cinque Stelle Matteo Mantero ha depositato in Senato un disegno di legge per legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati, registrando però l'immediata frenata del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana che dichiarò: "le proposte sulla legalizzazione dell'uso della cannabis non sono concordate.Si tratta infatti di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell'agenda della Lega. Ci sorprende quindi che vengano presentati disegni di legge che sembrano più provocazioni che altro".
Nei giorni scorsi il senatore dei Cinque Stelle Matteo Mantero ha depositato in Senato un disegno di legge per legalizzare la coltivazione, la lavorazione e la vendita della cannabis e dei suoi derivati, registrando però l'immediata frenata del ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana che dichiarò: "le proposte sulla legalizzazione dell'uso della cannabis non sono concordate.Si tratta infatti di un tema che non è nel contratto del governo e che non è nell'agenda della Lega. Ci sorprende quindi che vengano presentati disegni di legge che sembrano più provocazioni che altro".
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