estratto dell'articolo di Alessandro d'Amato per Open
Lei l’aveva detto a Matteo Salvini in privato: «Con la Tesei perdiamo. Non insistere. Non ha fatto bene in questi anni. Cambiamo candidato, ascoltami». E adesso Giorgia Meloni incassa sì la sconfitta in Umbria insieme al resto del centrodestra. Ma guarda anche ai risultati interni, che vedono Forza Italia sorpassare la Lega, con un certo interesse. Perché il Carroccio, che contende a Fratelli d’Italia la leadership della destra della coalizione, esce ridimensionato dalle urne in Emilia-Romagna e in Umbria. E secondo la premier «con queste percentuali non può pensare di mantenere la guida di Veneto e Lombardia». Ma soprattutto, Salvini deve incassare la sconfitta definitiva del suo progetto di Lega Nazionale. Mentre il partito continua a rimanere da anni intorno al 7% nonostante sia al potere.
Meloni e Salvini
La Stampa spiega oggi che Tesei non era amata nemmeno da Forza Italia. Che avrebbe candidato volentieri l’ex sindaco di Perugia Andrea Romizzi. Mentre ad Arianna Meloni lo aveva detto la FdI Paola Agabiti: «Tesei ha governato male. Rischiamo di perdere». Fratelli d’Italia in ogni caso perde 80 mila voti rispetto alle Europee di giugno. E fa notare che perde le elezioni soltanto quando contro si presenta un Campo Larghissimo come quello che ha appoggiato Stefania Proietti. Però l’anno prossimo vanno a votare Puglia, Campania, Toscana e soprattutto Veneto. E se la partita campana dipenderà da cosa deciderà di fare Vincenzo De Luca mentre Puglia e Toscana sono considerate sfide improponibili, il Veneto è la carta decisiva. Dopo l’era Zaia Forza Italia vuole candidare Flavio Tosi. Ma senza governatore la Lega rischia di perdere tutto il suo potere regionale.
La Stampa spiega oggi che Tesei non era amata nemmeno da Forza Italia. Che avrebbe candidato volentieri l’ex sindaco di Perugia Andrea Romizzi. Mentre ad Arianna Meloni lo aveva detto la FdI Paola Agabiti: «Tesei ha governato male. Rischiamo di perdere». Fratelli d’Italia in ogni caso perde 80 mila voti rispetto alle Europee di giugno. E fa notare che perde le elezioni soltanto quando contro si presenta un Campo Larghissimo come quello che ha appoggiato Stefania Proietti. Però l’anno prossimo vanno a votare Puglia, Campania, Toscana e soprattutto Veneto. E se la partita campana dipenderà da cosa deciderà di fare Vincenzo De Luca mentre Puglia e Toscana sono considerate sfide improponibili, il Veneto è la carta decisiva. Dopo l’era Zaia Forza Italia vuole candidare Flavio Tosi. Ma senza governatore la Lega rischia di perdere tutto il suo potere regionale.
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